sono della Lombardia,provincia di varese....la nostra ricetta tipica è polenta e bruscitti!
Bruscitti(=è macinato)
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Ingredienti
Per 4 persone
100 grammi di pancetta
400 grammi di polpa di manzo
100 grammi di burro
1 bicchiere di vino rosso
2 spicchi di aglio
1 cucchiaio di semi di finocchio
Sale
Pepe
Ricetta
Tempo di preparazione: 4 ore
Utilizzare la carne selezionandola dalla parte del fustello1. Quindi pulirla con cura e tagliarla a piccoli dadi di dimensione circa 1 cm o poco più.
Appoggiare i pezzetti su un tagliere e pestarli singolarmente (in alternativa è possibile utilizzare un tritacarne elettrico per pochi secondi).
Mettere il burro in una padella e farlo sciogliere. Aggiungere prima la pancetta tagliata a pezzetti e quindi la carne.
Aggiungere i semi di finocchio e l'aglio, meglio se inseriti all'interno di un sacchetto di tela, in modo da permettere meglio di insaporire il preparato e poterli successivamente rimuovere.
Tenere a fuoco lento per 3 ore, con la pentola coperta e mescolando regolarmente con un cucchiaio di legno.
A cottura quasi ultimata, rimuovere il sacchetto con i semi di finocchio e l'aglio, aggiungere sale e pepe a piacere e aggiungere il vino rosso.
Alzare la fiamma e proseguire la cottura per qualche minuto. Riabbassare il fuoco e continuare la cottura fino alla completa evaporazione del vino.
Il piatto va servito molto caldo. Molto spesso si presenta unito alla polenta, con il quale forma uno dei pasti più caratteristici della zona.
1 Il fustello, o "fustela" è un taglio particolarmente muscoloso e duro, che pertanto richiede una cottura molto lunga.
polenta
Difficoltà: Media
Cottura: 60 min
Preparazione: 20 min
Dosi per 4 persone
La polenta è una ricetta tipica dell'Italia Settentrionale ed in particolar modo della Valtellina dove la tradizione della polenta è molto ricca e radicata.
Da sempre definita il "piatto dei poveri" la polenta sta alla base di molte delle ricette tipiche valtellinesi proprio grazie alla sua bontà e semplicità: la polenta, infatti, altro non è se non un impasto di acqua e farina di cereali, cotto in un paiolo.
Al contrario di quello che si pensa, la polenta non si fa solo con la farina di granoturco, ma può essere preparata con una grande varietà di cereali e addirittura con le castagne.
Le origini della polenta affondano le loro radici nell'antichità, al periodo in cui Cristoforo Colombo, di ritorno dall'America, portò con se una pianta fino ad allora mai vista in Europa: il mais o granturco.
Colombo spiegò che gli Indigeni delle Americhe usavano preparare una specie di composto a base di farina di mais e acqua, che veniva poi cucinato e arricchito con salse, legumi, carni o formaggi.
Un volta coltivata, la pianta del granturco, cresceva molto prosperosa nella parte settentrionale della nostra penisola e proprio per questa grande abbondanza, insieme al basso costo, divenne l'alimento preferito dei poveri e soprattutto dei contadini che la coltivavano.
Poichè la polenta ha un sapore molto "neutro", facilmente adattabile, i contadini trovarono mille varianti per combinare questo alimento, molto nutriente e poco costoso, con altri piatti già esistenti.
Addirittura, col passare del tempo, la polenta prese il posto del troppo costoso pane nell'alimentazione dei contadini.
Ad un certo punto la polenta divenne un piatto talmente comune che in alcuni posti non si mangiava altro e durante il periodo della pellagra si scoprì che, coloro che si nutrivano solo di polenta senza accompagnarci un qualsiasi altro alimento, si ammalavano prima a causa di carenza delle sostanze necessarie all'organismo per difendersi dalla malattia.
Al giorno d'oggi, le ricette a base di polenta che ci sono state tramandate dai nostri connazionali montanari, sono veramente tantissime e tutte buonissime: dalla polenta fritta, alla polenta e osei, per concludere con le famose polente concia e taragna.
Ingredienti
Acqua
1 litro
Farina
gialla (di mais) 1/2 kg
Sale
1 cucchiaio
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Per prima cosa mettete su fuoco vivo una pentola con l'acqua salata e portatela ad ebollizione.
Aggiungete quindi la farina gialla un pò alla volta, molto lentamente per non provocare la formazione di quei fastidiosi grumetti chiamati in gergo tecnico "fraticelli", e iniziate a mescolare il tutto con un bel mestolo di legno.
Continuate a mescolare sempre nello stesso verso, miscelando lo strato più profondo con quello più superficiale fino ad amalgamare il composto per bene.
Se la polenta comincia a diventare troppo dura e compatta, allora aggiungete un mestolo d'acqua calda per renderla più morbida.
Dopo circa 40 minuti, durante i quali voi avrete continuato a girare imperterriti la polenta, q