Domanda:
Dove è nata la mostarda?
**Sirenetta**
2009-01-09 19:54:03 UTC
vorrei sapere dove ha avuto origine la mostarda di frutta,il paese e magari anche il secolo..grazie in anticipo..
Sette risposte:
anonymous
2009-01-09 20:12:43 UTC
La storia della mostarda è da ricercarsi intorno al 1300, dalla pubblicazione del mosto ardente, nome che si riferisce alla composizione del mosto di vino e della farina di grani di senape.

Il miscuglio permetteva di conservare per lungo tempo un prodotto estremamente deperibile quale la frutta, ragione principale della nascita della mostarda.

Anche se le origini sono così lontane, è da sottolineare che l' uso venne praticato molto tempo dopo, ovvero intorno alla metà del 1600, soprattuto nelle famiglie contadine dell'Italia settentrionale e, casualmente, intorno all'avvicinarsi del periodo natalizio.

l' origine della mostarda ha poco da spartire con la "moutarde", ovvero la senape francese. L' unica cosa in come che infatti i due prodotti hanno è l' utilizzo della stessa pianta, usata per aromatizzare i prodotti.

La mostarda in Italia è un prodotto culinario a base di frutta, zucchero ed essenza di senape, solitamente molto piccante. La più nota ed apprezzata è la mostarda cremonese. Ha un gusto molto deciso, ottima da abbinarsi con piatti salati come carni lessate e bolliti.



CIAO E BUONANOTTE
anonymous
2009-01-10 08:26:06 UTC
La storia della mostarda è da ricercarsi intorno al 1300, dalla pubblicazione del mosto ardente, nome che si riferisce alla composizione del mosto di vino e della farina di grani di senape.Il miscuglio permetteva di conservare per lungo tempo un prodotto estremamente deperibile quale la frutta, ragione principale della nascita della mostarda.Anche se le origini sono così lontane, è da sottolineare che l'uso venne praticato molto tempo dopo, ovvero intorno alla metà del 1600, sopratutto nelle famiglie contadine dell'Italia settentrionale e, casualmente, intorno all'avvicinarsi del periodo natalizio. Diverse sono anche le tipologie di mostarda realizzate nel corso dei secoli; tra queste ricordiamo la mostarda d’uva in talune zone detta anche cognà. La mostarda d’uva o cognà è il prodotto costituito da mosto d’uva cotto cui viene aggiunta frutta di stagione; essa assume la consistenza di una confettura e il colore scuro è dovuto all’uso del mosto (le uve più comuni utilizzate sono: barbera, dolcetto, nebbiolo e moscato). Non è assolutamente piccante. Si gusta con polenta, bolliti, formaggi, e come un sorbetto, con la neve.La lavorazione è laboriosa. Si parte dal mosto che si deve ridurre sino ad un terzo mediante lenta evaporazione. Quindi, si aggiungono i frutti di fine stagione (ottobre, novembre) a pezzi grossolani: mele cotogne, zucca, pere, fichi, prugne, noci, nocciole tostate, scorza d’arancia e di limone;la mondatura della frutta viene fatta manualmente. Si fa cuocere ancora per 4/5 ore sino ad amalgamare il tutto.
anonymous
2009-01-10 04:03:41 UTC
a cremona *_*
Wolfang A
2009-01-09 23:22:47 UTC
Nell'Italia settentrionale la mostarda appare attestata già in una lettera al podestà di Voghera del 1397 di Gian GAleazzo Visconti il quale ordina uno “zebro grande de mostarda de fructa cum la senavra che fa bone le robe de lo disnare et li caponi el la cacciagione et li viteli boliti et allo spiedo” mentre nella seconda metà del XV secolo Maestro Martino, nel suo Libro de arte coquinaria, prescrive di pestare la senape con frutta, ad esempio uva passa, cannella e chiodi di garofano, con una ricetta che appare più vicina alla mostarda vicentina. In area francese la mostarda appare come termine nel 1288 a proposito di mosto a cui viene aggiunta la senape: da questa versione si svilupperà poi la moutarde francese che nulla ha a che vedere, a parte l'origine etimologica del nome, con quella italiana.

La tradizione contadina dell'area padano-veneta nel Seicento vedeva preparare, nel periodo natalizio, una salsina di farina con senape, aceto, mela cotogna, aglio e mosto di vino.

L'attuale versione della mostarda, sia di Cremone come quella di MAntova e di Vicenza, risale tuttavia agli inizi del Novecento.

Come origine etimologica del termine, è nel latino mosto ardente, cioè mosto reso piccante dalla senape. E il mosto è alla base per altro della mostarda piemontese e di quella siciliana, mentre la mostarda bolognese è una sorta di marmellata a base di prugne.
paolina
2009-01-09 20:27:29 UTC
ciao!mi permetto di aggiungere altre cose interresanti sulla mostada..Quando si parla di senape, si deve intendere la farina dei semi di senape o i semi stessi. Le preparazioni a base di senape sono chiamate senapi o più precisamente mostarde, dal latino "mustum ardens" (mosto ardente), poiché molte ricette contemplavano l'uso di mosto d'uva.

Il diffuso condimento chiamato mostarda deriva da due varietà di senape: senape nera e senape indiana, entrambe caratterizzate da semi piccoli, rotondi e scuri.

le preparazioni a base di senape.

Il termine "mustum ardens" appare per la prima volta in un testo francese del 1288, alludendo al "mosto" di vino reso "ardente", cioè piccante, dall'aggiunta di farina di grani di senape, miscuglio che permetteva di conservare a lungo un prodotto facilmente deperibile come la frutta. La ragione principale della nascita della mostarda era proprio il bisogno di “dare lunga vita” a quella frutta che fuori stagione sarebbe stata irreperibile. Ancora oggi la mostarda rimane uno degli alimenti in vaso più sani, capace di sopravvivere senza conservanti né coloranti.

Al di là del documento che attesta la nascita della ricetta a fine XIII sec., va detto che la diffusione della mostarda diventa significativa in Italia solo attorno al Seicento. È in questo periodo che si trovano svariate testimonianze del suo consumo, soprattutto in occasione delle festività natalizie, da parte delle famiglie contadine del settentrione. Poi, il mosto lasciò sempre più il posto alla frutta candita, in special modo alla mela cotogna. Sono in molti a credere che la mostarda derivi il suo nome e la sua essenza dalla senape d’oltralpe. In realtà i due prodotti non hanno nulla in comune se non l’utilizzo della stessa pianta, la senape nera dall’Asia occidentale o dall’Africa settentrionale.

Le moutarde francesi sono salse a base di aceto, sale e grani neri di senape; le mostarde italiane vengono invece preparate con frutta, zucchero e olio di senape.

I tipi fondamentali di mostarda italiana sono:

- mostarda vicentina, a base di polpa di mela cotogna, che si ottiene dalla cottura della polpa con zucchero al 50% in peso. Una volta raffreddata la marmellata ottenuta, si aggiunge olio essenziale di senape. Si usa anche farla con le pere;

- mostarda cremonese, miscela di frutta candita e sciroppo con una percentuale di zucchero del 50-60%, con l'aggiunta di olio essenziale di senape. Usualmente si utilizzano ciliegie, pere, mele cotogne, mandarini, fichi, albicocche, pesche;

- mostarda mantovana, elaborata con mela cotogna o pere fatte a fettine, viene usata in tutta la provincia per la preparazione dei tortelli di zucca;

- mostarda di Voghera, miscela di frutta candita e sciroppo; ricetta già diffusa tra i monaci prima del 1397 per conservare la frutta, anno in cui Gian Galeazzo Visconti scrisse una lettera al Podestà di Voghera per lodare la bontà di quella preparazione.
anonymous
2009-01-09 20:01:38 UTC
http://it.wikipedia.org/wiki/Mostarda prova a leggere qui.....
volpino
2009-01-09 20:50:39 UTC
Sò solo che è una specialità Cremonese rinomata come del resto il torrone.


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