Ecco la mia risposta (considerato il contesto sarò costretto a generalizzare)
L'uomo ha un tipo di approccio più razionale alle cose non per niente si dice che utilizza di più l'emisfero sinistro (razionalità, indole al confronto e al paragone, calcolo, schematicità del ragionamento eccetera.
La donna ha un tipo di approccio più emozionale alle cose non per niente si dice che utilizza di più l'emisfero destro (approccio ai problemi di tipo creativo, ispirato più al "sentire" e "provare" emozioni, opposto di fatto alla schematicità e sistematicità, non per questo sbagliato, anzi.
Applicato alla cucina, possiamo notare che: per quanto riguarda l'alta cucina e l'arte della gastronomia l'approccio più vincente è quello razionale, infatti occorre sapere le combinazioni dei sapori e dei principi nutritivi insiti nei vari ingredienti e ragionare sulle loro proporzioni/combinazioni. Quindi parrebbe più adatto l'uomo.
La donna è vincente nella cucina di tutti i giorni perchè, dopo aver raccolto le informazioni di base sulla preparazione dei cibi, applica le sue doti di creatività nel preparare in fretta un piatto: come noto a casa non c'è tutto il tempo che ha uno chef per cucinare, ci sono mille cose da fare e si deve bisogna essere efficaci ed efficienti.
Se proviamo a far cucinare uno chef a casa al posto di sua moglie saranno casini: tre ore per preparare la cena, nervosismo del coniuge e/o dei figli, con effetti ben prevedibili.
Come si vede non è un problema di maschilismo/femminismo ma di attitudini dovute a caratteristiche innate