Domanda:
Mi dite una ricetta che in casa vostra si tramanda di generazione in generazione?
Trasparente
2011-02-07 02:15:10 UTC
Intendo una di quelle cose che ogni volta che la si cucina è una festa di famiglia, che odora di nonna, che è scritta su un vecchio quaderno e quando metterai su casa la porterai con te.....
Diciotto risposte:
?
2011-02-07 05:16:30 UTC
Una pietanza molto semplice la cui ricetta per anni

era proprio annotata su un quadernino del genere che hai descritto,

sopravvissuto a traslochi e ad un paio di generazioni,

e con le paginette stropicciate ma linde e pinte, segno evidente del

rispetto proprio di chi, nel tempo, lo abbia consultato:



Bollito con uova sode e capperi



che già il nome di questo secondo piatto (o piatto unico) è comprensivo della

semplicissima preparazione che ti descriverò.



Si lessa un generoso pezzo di carne di manzo con carote

sedano cipolla ed erbe aromatiche a piacimento, preferibilmente

in una pentola alta e non troppo larga.

Per ogni kg di carne sono previsti circa 3 litri d'acqua.

La cottura è a fuoco basso e dura circa due ore, tempo d'attesa

che potrai impegnare a tuo piacimento...ma categoricamente

escludendo la visione di Uomini e Donne su canale 5,

di La vita in diretta ed insomma di qualsivoglia programma

spazzatura poiché non è accertato che gli effluvi sprigionati da tali visioni

non vadano poi ad interferire con il tessuto connettivo di ciò

che sta bollendo in pentola causando risultati disastrosi.

(il consiglio non è rivolto a te Trasparente che ben conosco,

ma è proprio che qualche anima candida lo ha annotato a piè di

pagina nella ricettina...)



La preparazione delle uova sode è quella di sempre:

uova, acqua e pentolina. (il sale non serve perché nel momento

della cottura le uova hanno ancora il guscio!)



Poi ci vuole un vasetto di capperi: non quelli in salamoia che son troppo

autonomi e poco duttili...opta per quelli a bagno maria nell'aceto ma

attenzione: prima di versarli sul bollito cotto, adagiali in uno scolapasta

ed annaffiali con un delicato getto d'acqua proveniente dal rubinetto della cucina

(escludo l'acqua proveniente dai rubinetti di altre stanze della casa,

per una certa dose di coerenza e per mantenere unità di luogo e di azione)



A questo punto hai fatto tutto.

Il bollito che avrai lasciato intiepidire prima di dividerlo in cimette di rapa,

occuperà quindi un bel piatto da portata, le uova a spicchi e i capperi

docciati qb accudiranno gli spazi vuoti del composto, non dimenticare

un filo o filone (a seconda dei gusti e del periodo dietetico) di olio Stravergine di oliva.

Naturalmente prima di inforchettare, seduti a tavola, sarà meglio

che tu conceda alla pietanza un pochino di intimità: lasciala inosservata su un ripiano

oppure anche in frigo ...l'importante è che i vari ingredienti possano conoscersi

tra loro, dialogare e legare!

Buon appetito!



Ps: eh eh SPIDEK...TANA!!!! Sei tra color che hanno stellinato e io ti vedo

spuntare da quella finestrella!

E So che occhieggerai qui per carpire nuove ricette di torte e dolcetti zuccherosi...

ti dice male!!!....solo di salato si argomenta! uahahahah!!! un abbraccione:)))
?
2011-02-07 04:58:58 UTC
Io ho avuto, come tutti o quasi, giusto un paio di nonne e in rapporti abbastanza instabili con la cucina.

Quella paterna che ora non c'è più, mi dicevano anni prima avesse un rapporto pantagruelico con i fornelli, cucinando per intere comitive di amici di mio padre, quando andavano al mare. Se erano in 40, lei preparava cannelloni per tutti, in quel recipiente che non è possibile nomare altrimenti che "tiella". E poi andava al mare con loro. Purtroppo, già quand'ero piccolo iniziò ad ammalarsi del Parkinson che le è durato tanti anni, e quindi non aveva più lo sprint e la cura di prima. Però, che zabaione! :-D

La nonna materna non ha mai avuto proprio idea di cosa fosse, una cucina. Origine contadina, ha svolto per sempre (e forse ancora oggi a 88anni) tre o quattro lavori al giorno, quindi tralasciando faccende domestiche demandate al caso. La sua cucina era fatta di cose povere e - appunto - di campo. Di origine molisana, si ricordano di lei tentativi di cucina creativa in due o tre piatti forti: "petacc'e fasul' ", acqua e farina tout court con legumi al seguito; la "ciambotta": verdure a foglia cotte e legumi mescolati in un unico composto poco plausibile, sia pur molto buono; "le fattarul' ", ossia una irrazionale pizza di polenta riempita con tutto quello che di commestibile e grasso si potesse trovare sulla faccia della terra, che ha portato intere generazioni di contadini a terribili episodi di collasso nutrizionale. Me compreso.

Tuttavia non ci è stato possibile, in tutto ciò, rintracciare un quaderno, per entrambe. Si dice che la prima non abbia trovato modo di tenere ferma la penna, mentre alla seconda sia inavvertitamente sfuggito di mano e finito nella grande padellona del suo piatto oversize!

;-)
Ontologia della Metereologia
2011-02-08 14:32:23 UTC
Il quaderno della nonna ce l'ho io!!!



Ogni natale faccio il panone per tutta la famiglia, un dolce dal sapore complesso.

La parte più bella è quando entro trionfale in drogheria e chiedo: 20 grammi di spezie per il panone!

Poi si comprano le ciliegie candite, la mostarda e la famosa "dose", il lievito denominato "bomba" per il suo effetto. Lo vendono solo a natale e se vuoi la mostarda devi combattere con le vecchiette alla coop...ah ah ah, io sono alta ed arrivo allo scaffale e loro annaspano (poi gli tiro giù gli zamponi in offerta che sono davvero in alto).



Poi bisogna prepararlo: uno per i miei ed uno per noi.

Finisce sempre che il mio fidanzato ne mangia più di me.

Piace anche al gatto.





Dei dolci che piacciono al mio fidanzato e che faceva sempre sua madre e che lui non ha mangiato per decenni faccio il castagnaccio e la zuppa inglese, dolci che sono molto in uso nella mia zona.
Candle in the Wind
2011-02-07 14:01:26 UTC
Porto il dolce di famiglia a questa festa: la CARSENZA.

Ispirato al più classico Pan cun l'uga, ma ammorbidito dalla dolcezza della Nonna Carlotta.

Lo si prepara solo a partire dalla fine dell'estate e durante l'autunno.

Poi la ricetta viene riposta nel quadernino, come una reliquia: se ne riparlerà l'anno successivo.

Perché la formula magica prevede che venga impiegata solo ed esclusivamente l'uva americana.

Tutte le altre uve non possono sostituirla.



Ce ne vuole circa un kilogrammo, pulita, lavata e asciugata.

Si prepara poi l'impasto:

2 hg di zucchero e

2 uova devono essere amalgamati bene; si aggiungono quindi

50 gr di burro sciolto (non caldo)

3 hg di farina

1 bustina di lievito

2 mele

3 pere taglite a pezzetti

un pizzico di sale

e, per ultima, l'uva.

Si mescola il tutto (rigorosamente con le mani!) e lo si versa in una tortiera imburrata.

Si spolvera l'impasto con lo zucchero e lo si passa in forno per circa un'ora.



Avvertenze: il colorito viola della lingua al termine dell'abbuffata non costituisce alcun pericolo quoad vitam. Sparirà spontaneamente dopo qualche ora.

Deliziosa!!!
2011-02-07 07:55:45 UTC
Essendo anch'io una milanese ti propongo come dolce tradizionale la torta di pane al cioccolato.

In una teglia capiente ci metti, spezzetandolo, del pane bianco raffermo (a volte anche due chili o forse di più). Fatto questo lavoro ci va aggiunto il latte freddo ( 1o 2 litri) che man mano lo versi deve essere assorbito dal pane. Fatta questa operazione, aspetti circa un quarto d'ora, mezz'ora, per dare modo al latte di essere assorbito dal pane. Adesso viene la parte che piaceva a noi quando eravamo bambini. Con le mani dentro la teglia, devi "impastare" in modo tale che non rimangano grumi di pane ancora secco e sciogli tutto il pane imbevuto di latte. Quando hai ottenuto un impasto omogeneo, (non ha consistenza tipica di qualsiasi torta, ma è un composto semi-solido) ci aggiungi lo zucchero, sarà circa 3 etti, 3 uova intere, l'uvetta (o pezzettini di mela) che dovrai mischiare nell'impasto con un cucchiaio di legno. A questo punto ci aggiungi il cacao in polvere (io preferisco quello nero e leggermente amaro). Lascio riposare il tutto per circa mezz'ora, in modo tale che gli ingredienti "parlino fra loro" (come ha citato poeticamente Carla sopra di me). Prima di infornare metto dei pinoli sopra l'impasto. Il forno deve essere caldo a 180° e ci vorrà circa 1 ora 1ora e mezza alla cottura, per verificare infilzi uno stuzzicandenti nel centro della torta se lo ritiri asciuto è pronta, altrimenti ancora qualche minuto di cottura
Char Aznable
2011-02-07 02:34:46 UTC
Da noi la tradizione è puramente orale e molto si è perso negli anni. Alcuni piatti tradizionali sono stati alleggeriti per renderli più adatti alla salute e alle diete odierne. Non tutto però è andato perduto. La ricetta di un piatto tradizionale è rimasta inalterata ancora oggi.

E' la ricetta dei "Bruscitt" (oddio, la pronuncia milanese credo voglia la umlaut sulla u), carne macinata con cipolle, spesso accompagnata da polenta.

Per ora continua a vivere, per il futuro non so... Al massimo passeremo al kebab...
GIUSEPPE 6.0 (versione presidio)
2011-02-07 20:28:53 UTC
Ciao Trrrrr io sono sardo quindi ti dò una ricetta antica che è di tutta la mia città,dovrai però tener conto che c'era povertà diffusa e la maggior parte delle ricette erano tutte semplici x non dire di recupero. SU MAZZAMURRU trattasi di un brodo molto consumato nella cottura fatto con tutte le verdure (e non solo) che vuoi mettere e alla fine invece di pasta il pane casareccio vecchio e duro che noi chiamiamo MODDIZZOSU sarebbero quei grossi pani casarecci grandi e rotondi con la crosta dura e marron scuro che rimangono morbidi molti giorni.

PREPARAZIONE: Fai il brodo usando sedano-cipolla-patate-carota-ecc.ecc. E ancora aglio-olio d'oliva-un goccio di vino-carne anche mischiata (anche poca)-sale-pepe,spezie varie,sul fuoco diverse ore. (come base poichè questa ricetta è suscettibile di ciò che si a in casa). Poi servi mettendo nei piatti il brodo col pane casareccio tagliato grossolanamente a pezzi di misura media.
Passer@ Scopaiol@
2011-02-07 09:51:27 UTC
Io avevo una nonna di quelle che in cucina sono delle maghe: pizze fritte, paste ottime, lasagne superlative, strufoli, pastiere, graffette e tutto il resto :(

Pensa che quando morì, la prima cosa che vollero recuperare come un tesoro fu il quaderno dove aveva tutte le ricette. Le pietanze escono e usciranno sempre diverse anche se la ricetta è identica al millimetro.

Purtroppo non posso darti ricette perchè il quaderno non è in casa mia, ma ti racconto la storia degli strufoli (dolce natalizio napoletano).

Tutti pazzi per questi strufoli, e unica ricetta persa.

L'abbiamo cercata tutti per anni, finchè non credevamo che fosse rimasta in casa di nonna (ormai venduta) o scivolata nei traslochi.

Prima di questo natale mia zia va a trovare degli amici al nord, e assaggia i loro strufoli. Mia zia estasiata dice alla padrona: "sono ottimi, mi ricordano tantissimo quelli di mamma, sembra proprio la sua ricetta", e la tizia rispose: "ma SONO quelli di tua madre, li ho fatti con la sua ricetta".

Mia zia incredula: "Ma coooome??? hai la ricetta" - e l'amica tutta tranquilla: "sì è qui da anni, io li faccio sempre, la ricetta ce l'ho io".



Ricetta requisita, riportata a casa sana e salva e strufoli rifatti con ricetta originale per questo natale :)
.
2011-02-09 20:35:07 UTC
nonna non aveva un quaderno, ma delle ricette scritte su dei foglietti (alcune sono scritte sul retro di pagine di calendari...non si butta via niente!) e conservate tra le pagine dell'artusi...mi ricordo che cercare una ricetta ogni volta era come una caccia al tesoro...con tutti 'sti foglietti "sparsi" in mezzo alle pagine di questo librone dalle pagine ingiallite, alcune ricette anche senza titolo, quindi per capire cos'era bisognava leggere bene gli ingredienti...ed era così anche per i numeri di telefono...tutti scritti su foglietti infilati tra le pagine di una rubrica quasi intonsa... però! ...non ci avevo mai pensato, ma era abbastanza disordinata nonna! ecco da chi ho preso! ^_^

a me piacevano tanto le pizze fritte che mi faceva a merenda...io sono sempre stata un'amante dei dolci, quindi a colazione e a merenda mangiavo, e ancora adesso mangio, solo dolci...fatta eccezione per le pizze fritte di nonna! che buone! *_* erano così buone anche perché le faceva solo quando io e mia sorella ce le meritavamo! ;)

purtroppo è un sacco di tempo che non le mangio...da quando lei non c'è più, mamma non le ha mai fatte...

invece, una ricetta che faceva nonna e che fa anche mamma è la parmigiana di gobbi! a casa nostra è amata da tutti...è proprio "una festa di famiglia"!



si puliscono bene i gobbi, si tagliano a pezzetti lunghi 5-6 cm, si lessano, e si lasciano raffreddare

quando sono freddi si friggono (non mi ricordo se con la pastella o solo infarinati e passati nell'uovo)

una volta fritti si mette un po' di sale...poi si "sporca" la teglia con un po' di ragù e si fa uno strato di gobbi fritti, poi si coprono col ragù, si mettono mozzarella, parmigiano e poca besciamella, e si ricomincia con lo strato di gobbi...il numero di strati non è sempre lo stesso... dipende da quanti gobbi friggiamo, e soprattutto da quanti ne sono rimasti...perché ti assicuro che non è facile non spizzicare quando hai davanti una scodellona colma di gobbi fritti! u.u

in cima naturalmente c'è lo strato con ragù, mozzarella, parmigiano e poca besciamella

si cuoce in forno a 180°C di preciso non so quanto tempo...ma quando è pronta si capisce, perché si vede, e si sente! sniff sniff! *_*

prima di mangiarla si fa un pochino raffreddare... e per non ustionarsi, e per farla un po' rapprendere...in modo che non si "spatasci" tristemente nel piatto!

e buon appetito! ;)



tra qualche giorno parte la caccia al tesoro per trovare la ricetta delle castagnole...quelle che sanno di carnevale! altro che quelle della pasticceria... ^_^



bella domanda, e belle(e buone) risposte!

ciao! ;)
Alina
2011-02-09 00:19:18 UTC
Campidano



Sa Panada.

Ingredienti impasto

farina

strutto

sale

acqua



lavorare a lungo la pasta e dal chilo iniziale di farina fare due pani, uno che sia un quarto dell' altro.

Stendere col mattarello il pane più grande e fare un disco abbastanza largo.

Adagiarlo in una teglia unta e fare in modo che i bordi della pasta superino le alzate della teglia.

Ripieno

Carne d' agnello ( o anguille che necessitano di una cottura molto breve)

pomodori secchi tagliuzzati

prezzemolo tagliato finissimo

aglio sempre sminuzzato

patate tagliate rozzamente a pezzi oppure a rondelle

sale

olio

pepe nero ( se piace e si tollera )

preparazione.

Versare sul fondo la carne

ricoprire con i condimenti ( pomodori, prezzemolo e aglio )

poi sopra le patate e ancora tutto il resto del condimento

Mettere da parte per il tempo necessario a stendere il piccolo pane e farne un disco come coperchio ideale della teglia.

Prima di coprire e sigillare le due sfoglie, un bicchiere di olio extravergine.

Infilare nel forno pre-riscaldato e fare andare a fuoco medio per due ore.

tenere presente che la cottura della carne e delle patate inizia quando la sfoglia ha preso un bel colore dorato.

Trovi la ricetta e molte varianti su internet.

Quella descritta è proprio quella che chiedi.

Tramandata di generazione in generazione.

Commento

Difficile e laboriosa da fare ma ottima.
2011-02-10 00:51:24 UTC
Zeppole

n°2 kg di semola grossa

n° 1 uovo intero

salamoia x impasto (acqua e sale)

25 gr lievito di birra (impastare il tutto e mettere in un sacchetto da frizer)

il composto dovrà lievitare per circa due ore al caldo possibilmente coprire con un plaid

procedimento dopo la lievitaz e aggiunta di ingred

n°4 arance gratt

n°2 bustine zafferano

mezza tazzinz da caffè di acqua vite

circa lt 1 1/2 di latte caldo da far riassorbire nell'impasto mestolo x mestolo

fino ad ottenere un'impasto omogeneo non troppo liquido.

friggere in abbondante olio bollente (tenere i bambini fuori dalla portata)



e la ricetta della mia mamma che ho seguito fin da piccola ci sono anni di esperienza è particolarmete difficile ... ah dimenticavo per friggerle bisogna usare un imbuto

di ferro col manico lungo e adagiare nell'olio a spirale quando queste son dorate

girarle(ci vuole abilità anche in questo frangente usare 2 forchette una la si posiz al centro l'altra all estremità dell inizio spirale eh!! lo so e complicato però garantisco che sono ottime).



questa ricc si usa particolarm nel periodo carnevalesco,buon appettito.
2011-02-08 03:16:56 UTC
il mitico polpettone.



trita di carne (vitello e manzo), parecchia mortadella tagliata sottile, uova sode (3), aglio a pezzetti, panbagnato e pangrattato e formaggio grattuggiato.

serve padella ovale piuttosto grande.

si impasta la carne con mortadella, parmigiano e un po' di panbagnato e un uovo crudo. ottenuta una forma a palla di rugby fai con le dita dei buchi e inserisci le uova sode e gli spicchi d'aglio. Cospargi il sopra con il pangrattato e lascia riposare un po'.

prepara un soffritto con olio burro e cipolla e fai cuocere prima a fuoco alto il polpettone (giralo un paio di volte). Poi aggiungi il sugo di pomodoro precedentemente preparato (normale come quello che fai per la pasta al sugo, senza basilico però) e fai cuocere a fuoco lento.

Terminata la cottura, lascia raffreddare e taglia a fette. RIscalda di nuovo con gli avanzi di cottura e buon appetito!
2011-02-07 07:27:09 UTC
Siamo nel periodo carnevalesco

e pre-pasquale....quindi ti do la

ricetta di UNO dei dolci che ci

preparava la povera mamma

fino all' ultimo anno di vita....



MIGLIACCIO di Mammà

*******************************

la scorzetta di un limone

semolino gr. 250

latte 1/2 litro

zucchero gr. 250 ( meglio se reso 'a velo' col frullatore)

ricotta gr. 250

uova, intere no. 3

uvetta, pinoli e frutta cndita a piacere



===================================



- Si mette a bollire il latte con la scorzetta di limone

e si versa, a pioggia, il semolino;



- quando il latte è stato tutto assorbito si toglie la scorzetta

dal composto ed il recipiente dal gas e si lascia raffreddare alquanto...



- ...non tanto da poter ricevere lo zucchero, la ricotta

e le uova che vanno amalgamate a composto tiepido.



- A questo punto si imburra una teglia e si compone la torta:

qualche ricciolo di burro sulla superficie, si inforna a forno

già caldo a 180/200° e vi si lascia da mezz'ora a 3/4 d' ora

finchè non è bionda-castana.
2011-02-07 03:43:13 UTC
PIZZA AL FORMAGGIO DI PASQUA

Farina gr. 600

Uova 8

Latte (o acqua 36°C se si vuole il composto meno grasso e più leggero) gr. 50

Olio d'oliva extravergine gr. 50

Sale marino fino gr. 10

Pepe macinato gr. 8

Pecorino romano (grattugiato) gr. 150

Parmigiano (grattugiato) gr. 150

Pecorino fresco a cubetti (taglio a macedonia 2cm x 2cm) gr. 350

Lievito di birra gr. 50 o 1 bustina



UTENSILI: Tavola di legno (o impastatrice o mixer o frullatore) - 1 telo di cotone pulito - 1 bacinella d'acciaio - Tagliere - Coltello - Cucchiaio di legno - Grattugia - 2 vasi di coccio idonei alla cottura delle pizze (in mancanza, stampi in alluminio) - 1 griglia d'acciaio - 1 pennello per alimenti



PREPARAZIONE

Fare la 'biga' con 50 gr. di farina, il latte ed il lievito di birra; far lievitare per 3 o 4 ore circa;

Mescolare brevemente in un recipiente d'acciaio, con un mixer, nell'ordine: 6 uova, il sale, il pepe e la farina, aggiungere la biga, l'olio e i formaggi grattugiati amalgamandoli (nella maniera tradizionale l'impasto viene lavorato a mano come la pasta all'uovo); Pennellare con il burro fuso gli stampi;

riempire i vasi a metà con il composto (cresceranno del doppio) far lievitare almeno 40 minuti coperti con un telo;

Infilare con delicatezza i cubetti di formaggio fresco all'interno dell'impasto;

Coprire con il telo e lasciarlo lievitare per 20 minuti circa;

Battere 2 tuorli in un piatto concavo e spennellare la superficie delle torte; Infornare a 160°C per 30-40 minuti circa; Fare la prova dello spiedino di legno, e se sono pronte capovolgere su di una gratella e lasciare raffreddare in forno spento; Rigirare e servire su un centrino a pizzo con la classica forma a fungo.



RAVIOLI DI RICOTTA PER CARNEVALE

250 gr di farina 00

2 uova intere

50 gr di zucchero

1/2 cucchiaino di cannella in polvere

una testa di chiodo di garofano

1/2 dl di acqua

PER IL RIPIENO

400 gr di ricotta fresca di pecora

50 gr di zucchero

1/2 cucchiaino di cannella in polvere

olio di semi di arachidi per friggere

zucchero per cospargere i ravioli



Metti nel mixer la farina, le uova, lo zucchero, 1/2 cucchiaino di cannella, una testa di chiodo di garofano pestato e un pizzico di sale.

Frulla tutto aggiungendo a filo mezzo decilitro di acqua tiepida. Devi ottenere una palla di tutto. (Questa operazione la puoi fare anche a mano, senza il mixer). Avvolgi la palla di pasta in un foglio di pellicola e lasciala riposare per una mezz?oretta.

In una ciotola monta la ricotta fredda da frigo con 1/2 cucchiaino di cannella.

Passata mezz'ora, la pasta va stesa con il mattarello sulla spianatoia leggermente infarinata fino ad ottenere una sfoglia sottile.

Ricava dalla pasta strisce larghe circa 8 centimetri sulle quali disporrai dei mucchietti grossi come una noce distanti tra loro 2 cm..

Tieni presente che il ripieno va messo leggermente da un lato della striscia perché poi dovrai ripiegare questa a metà per chiudere internamente il ripieno

Bagna la pasta intorno al ripieno con un pennello inumidito di latte o acqua ripiega la pasta nel senso della lunghezza richiudendo all'interno il ripieno.

Premi leggermente la pasta intorno al ripieno per farla aderire e con la rotellina dentata ricava tanti ravioli a forma di mezzaluna.

Man mano che i ravioli sono pronti, disponili su vassoi foderati di carta da forno.

Li friggerai pochi alla volta in una padella o in una friggitrice in abbondante olio di semi di arachidi ben caldo.

Appena prendono colore, sgocciolali e appoggiali su carta assorbente da cucina e spolverizzali di zucchero.



PS:

Oltre al ripieno descritto nella ricetta, puoi variare a piacere riempiendone alcuni con diverse ripieni:

crema di castagne, crema pasticcera, nutella, crema al cioccolato, patate, ecc...
abcdef
2011-02-07 03:28:50 UTC
http://www.buttalapasta.it/articolo/foto-ricetta-pasta-con-il-sugo-di-carciofi/26761/



la apsta con il sugo di carciofi una tradizioen in casa nostra da sempre
ilamar
2011-02-07 02:40:06 UTC
i passatelli!

la ricetta nonla ricordo, ma è una minestra a base di uova parmigiano, pan grattato e un po' di noce moscata.

SI fa una palla con quegli ingredienti e poi con un attrezzo tradizionale (oppure con lo schiaccia patate) si ottengono dei lombrichini...

Si mangiano tradizionalmente in brodo ma ultimamente li ho assaggiati anche su fonduta di melanzane o di fomaggi...

Sono ottimi e appartengono alla nostra tradizione romagnola... HO l'immagine di mia nonna che li faceva, e anche dell'altra nonna adesso che ci penso. Li fanno le mie zie, li fa mia mamma e li farò anch'io.

ciao
2011-02-07 12:06:47 UTC
Pasta alla barese:Bucatini gia messi in acqua,pelato di pomodoro schicciatelo un poco,olio,sale,pepe,capperi e aglio....tutto nel forno!
2011-02-07 02:22:03 UTC
La nociata...è una nostra tradizione.ogni natale proprio per ricordare mia nonna,la mia bisnonna e via dicendo,c'è mia zia che la fa,mi sa proprio di famiglia ^_^


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