Sono felice di sapere che ci sono ragazzi in gamba come te, che riescono ad inseguire il loro sogno di bambino: anche a me è successo, volevo diventare medico, ma non per curare i malati - come dicevo a 8 anni - ma per fare le invenzioni e le scoperte... beh! dopo tanto studio e sacrificio adesso lavoro come ricercatrice biomedica all'università ed il mio lavoro è una delle cose che più mi rende felice.
Però ricorda sempre che il talento è nullo senza studio, applicazione, costanza e sperimentazione, soprattutto in un settore che unisce creatività e scienza come è l'alta gastronomia.
Se ti ritieni arrivato sei finito, soprattutto nell'arte della cucina, perchè non si finisce mai di imparare e di provare nuovi abbinamenti, nuovi sapori, nuovi piatti.
Senza contare che la scuola è una cosa, ma il lavoro è completamente diverso sia come ambiente umano che come situazioni professionali: credimi è un altro pianeta.
Tu (beato te) sei giovanissimo e praticamente sei ancora all'ABC, hai un universo di cose da imparare e tantissimo studio davanti a te.
Se me lo permetti, vorrei consigliarti di iniziare ad esprimerti in un italiano più corretto, perché la base fondamentale di qualsiasi professione è la comunicazione, che tu faccia lo chef o l'astrofisico, il calciatore o il medico, se non sai parlare e scrivere non riuscirai mai a far giungere la tua bravura agli altri.
Non cullarti sugli allori: adesso sei promettente, ma non sai quanti giovani promettenti in tutti i settori corrono il rischio di perdersi per strada: non farti trascinare da cattive compagnie.
La prima dote di un uomo di successo vero è l'umiltà; se saprai capire che nessun uomo è veramente grande se non smette mai di imparare, allora potrai diventare davvero un bravo cuoco.
Un grandissimo in bocca al lupo per un futuro luminosissimo e che ti porti le cose che tu più desideri.